LEGALIZZAZIONI E PROBLEMI CON VFS
20-06-2024 10:38 - News
Riceviamo e pubblichiamo:
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LO #studio_legale_italo_egiziano_habib A TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI
Pubblichiamo il testo integrale (esclusi i nomi delle nostre clienti per rispetto della privacy) della denuncia da noi inoltrata via mail alle autorità competenti, in particolare Farnesina e Onorevole Andrea Di Giuseppe, relativamente a quanto avvenuto la settimana scorsa presso VFS GLOBAL e Ambasciata Italiana de Il Cairo:
"Con la presente io sottoscritto avvocato Mohamed Habib, titolare dell'omonimo studio legale internazionale con sede in Alessandria d'Egitto, rendo noto alle autorità competenti quanto segue:
mi sono recato ieri 12 giugno 2024 presso gli uffici VFS GLOBAL di Alessandria d'Egitto (agenzia di erogazione servizi per conto dell'Ambasciata Italiana) con un regolare appuntamento per legalizzazioni prenotato tramite sito dedicato. Gli addetti VFS hanno rifiutato di ricevere la documentazione dei nostri assistiti, tutti cittadini italiani, adducendo come motivazione alcune non meglio precisate "nuove regole" dell'Ambasciata Italiana, secondo le quali non sarebbe più possibile procedere alla legalizzazione di documenti tramite utilizzo di delega.
Preciso che dal 2018 presento alla VFS GLOBAL su base mensile, e senza alcuna difficoltà, documenti da legalizzare per conto dei miei clienti. Tutti i documenti sono puntualmente corredati di opportuna delega prodotta come da indicazioni presenti sia sul sito dell' Ambasciata Italiana che sul sito della VFS GLOBAL. A volte le deleghe in mio possesso provengono dai comuni italiani, altre volte sono atti notarili.
In modo del tutto inaspettato, invece, ieri per la prima volta mi è stata rifiutata la possibilità di presentare i documenti da legalizzare.
Nonostante la mia insistenza, gli addetti VFS non hanno voluto mettere per iscritto il rifiuto di ricevere la documentazione, in palese violazione della legge italiana. Hanno rifiutato altresì di specificare quali siano le nuove norme italiane che vietano (qualora mai esistessero, ed è pacifico che non esistono) l'utilizzo di deleghe.
Ho tentato più volte di contattare telefonicamente il Consolato Italiano per risolvere la questione ma il centralino ha rifiutato di passarmi l'ufficio legalizzazioni. Sono quindi stato invitato a inviare una mail, cosa che ho fatto prontamente ma senza riscontro alcuno. Alla mia richiesta di conoscere il nome del funzionario responsabile dell' ufficio legalizzazioni, per poter inviare la mail alla sua attenzione, mi è stato risposto che per motivi di privacy non avevo diritto di ottenere questa informazione. A nulla è valso citare le norme relative all'obbligo di trasparenza degli uffici della P.A. italiana.
Ho dovuto pertanto lasciare gli uffici VFS senza aver potuto presentare la documentazione dei miei assistiti, ottenendo tuttavia un nuovo appuntamento per il giorno 26 giugno p.v.
Mi è stato però detto che il giorno del nuovo appuntamento dovrò presentare una mail dell'ambasciata italiana che autorizza le deleghe in mio possesso, altrimenti la documentazione verrà nuovamente rifiutata.
Qualora fosse necessario, faccio presente che la legalizzazione è un atto d'ufficio che, in presenza dei requisiti di conformità previsti, non può essere rifiutato dalla P.A. Nessuna norma italiana limita o vieta la possibilità per un cittadino italiano di delegare una persona di fiducia all'espletamento di tale servizio. La legge italiana non pone limiti nemmeno sulla tipologia di deleghe utilizzabili. Sono perciò valide le deleghe effettuate presso i notai tanto quanto le dichiarazioni sostitutive fatte presso i comuni italiani, come del resto si precisa sia sul sito VFS che sul sito dell' Ambasciata Italiana.
Nessuna normativa italiana vigente stabilisce inoltre che le deleghe siano soggette a scadenza dopo 6 mesi, come invece in aperto abuso impone l'Ambasciata Italiana oramai da tempo.
Pertanto vi informo che, in assenza di un riscontro positivo da parte vostra entro e non oltre il giorno 25 giugno p.v., poiché si configurano i reati di abusi d'ufficio (art. 323 Codice Penale) e di rifiuto di atti d'ufficio (art. 328 Codice Penale), mi vedrò costretto ad adire le vie legali presso le autorità competenti e il Ministero degli Esteri per il tramite dello studio legale mio partner in Italia, il quale ha già ricevuto regolare mandato.
Allego per conoscenza le deleghe dei miei assistiti oggetto di controversia.
Leggono in copia: Uff. URP Farnesina, Onorevole Andrea Di Giuseppe,
Ambasciatore d'Italia al Cairo dott.Michele Quaroni, Console d'Italia al Cairo dott. Federico Novellino, Avv. Michele Spadaro, Associazione Comunità Italiana in Egitto,
le nostre assistite sig.ra ******, sig.ra ****** e sig.ra ******.
In attesa di immediato riscontro ma soprattutto del ripristino della normale funzionalità del servizio legalizzazione tramite delega (non solo per questo prossimo appuntamento ma per tutti quelli a venire, come da decennale prassi) porgo cordiali saluti.
Avv. Mohamed Habib
Studio Legale Italo Egiziano Habib
King Mariout Station, Al Amreyia
Alessandria d'Egitto
Tel. 00201111406828 (arabo e inglese)
Tel. 00201122765006 (italiano, arabo, inglese e francese)"
Pubblichiamo il testo integrale (esclusi i nomi delle nostre clienti per rispetto della privacy) della denuncia da noi inoltrata via mail alle autorità competenti, in particolare Farnesina e Onorevole Andrea Di Giuseppe, relativamente a quanto avvenuto la settimana scorsa presso VFS GLOBAL e Ambasciata Italiana de Il Cairo:
"Con la presente io sottoscritto avvocato Mohamed Habib, titolare dell'omonimo studio legale internazionale con sede in Alessandria d'Egitto, rendo noto alle autorità competenti quanto segue:
mi sono recato ieri 12 giugno 2024 presso gli uffici VFS GLOBAL di Alessandria d'Egitto (agenzia di erogazione servizi per conto dell'Ambasciata Italiana) con un regolare appuntamento per legalizzazioni prenotato tramite sito dedicato. Gli addetti VFS hanno rifiutato di ricevere la documentazione dei nostri assistiti, tutti cittadini italiani, adducendo come motivazione alcune non meglio precisate "nuove regole" dell'Ambasciata Italiana, secondo le quali non sarebbe più possibile procedere alla legalizzazione di documenti tramite utilizzo di delega.
Preciso che dal 2018 presento alla VFS GLOBAL su base mensile, e senza alcuna difficoltà, documenti da legalizzare per conto dei miei clienti. Tutti i documenti sono puntualmente corredati di opportuna delega prodotta come da indicazioni presenti sia sul sito dell' Ambasciata Italiana che sul sito della VFS GLOBAL. A volte le deleghe in mio possesso provengono dai comuni italiani, altre volte sono atti notarili.
In modo del tutto inaspettato, invece, ieri per la prima volta mi è stata rifiutata la possibilità di presentare i documenti da legalizzare.
Nonostante la mia insistenza, gli addetti VFS non hanno voluto mettere per iscritto il rifiuto di ricevere la documentazione, in palese violazione della legge italiana. Hanno rifiutato altresì di specificare quali siano le nuove norme italiane che vietano (qualora mai esistessero, ed è pacifico che non esistono) l'utilizzo di deleghe.
Ho tentato più volte di contattare telefonicamente il Consolato Italiano per risolvere la questione ma il centralino ha rifiutato di passarmi l'ufficio legalizzazioni. Sono quindi stato invitato a inviare una mail, cosa che ho fatto prontamente ma senza riscontro alcuno. Alla mia richiesta di conoscere il nome del funzionario responsabile dell' ufficio legalizzazioni, per poter inviare la mail alla sua attenzione, mi è stato risposto che per motivi di privacy non avevo diritto di ottenere questa informazione. A nulla è valso citare le norme relative all'obbligo di trasparenza degli uffici della P.A. italiana.
Ho dovuto pertanto lasciare gli uffici VFS senza aver potuto presentare la documentazione dei miei assistiti, ottenendo tuttavia un nuovo appuntamento per il giorno 26 giugno p.v.
Mi è stato però detto che il giorno del nuovo appuntamento dovrò presentare una mail dell'ambasciata italiana che autorizza le deleghe in mio possesso, altrimenti la documentazione verrà nuovamente rifiutata.
Qualora fosse necessario, faccio presente che la legalizzazione è un atto d'ufficio che, in presenza dei requisiti di conformità previsti, non può essere rifiutato dalla P.A. Nessuna norma italiana limita o vieta la possibilità per un cittadino italiano di delegare una persona di fiducia all'espletamento di tale servizio. La legge italiana non pone limiti nemmeno sulla tipologia di deleghe utilizzabili. Sono perciò valide le deleghe effettuate presso i notai tanto quanto le dichiarazioni sostitutive fatte presso i comuni italiani, come del resto si precisa sia sul sito VFS che sul sito dell' Ambasciata Italiana.
Nessuna normativa italiana vigente stabilisce inoltre che le deleghe siano soggette a scadenza dopo 6 mesi, come invece in aperto abuso impone l'Ambasciata Italiana oramai da tempo.
Pertanto vi informo che, in assenza di un riscontro positivo da parte vostra entro e non oltre il giorno 25 giugno p.v., poiché si configurano i reati di abusi d'ufficio (art. 323 Codice Penale) e di rifiuto di atti d'ufficio (art. 328 Codice Penale), mi vedrò costretto ad adire le vie legali presso le autorità competenti e il Ministero degli Esteri per il tramite dello studio legale mio partner in Italia, il quale ha già ricevuto regolare mandato.
Allego per conoscenza le deleghe dei miei assistiti oggetto di controversia.
Leggono in copia: Uff. URP Farnesina, Onorevole Andrea Di Giuseppe,
Ambasciatore d'Italia al Cairo dott.Michele Quaroni, Console d'Italia al Cairo dott. Federico Novellino, Avv. Michele Spadaro, Associazione Comunità Italiana in Egitto,
le nostre assistite sig.ra ******, sig.ra ****** e sig.ra ******.
In attesa di immediato riscontro ma soprattutto del ripristino della normale funzionalità del servizio legalizzazione tramite delega (non solo per questo prossimo appuntamento ma per tutti quelli a venire, come da decennale prassi) porgo cordiali saluti.
Avv. Mohamed Habib
Studio Legale Italo Egiziano Habib
King Mariout Station, Al Amreyia
Alessandria d'Egitto
Tel. 00201111406828 (arabo e inglese)
Tel. 00201122765006 (italiano, arabo, inglese e francese)"
Image by freepik
Fonte: STUDIO LEGALE MOHAMED HABIB
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