L’EGITTO RIPARTE E INVESTE
17-06-2023 14:58 - News
A Roma, presso l’ambasciata d’Egitto, il ministro del turismo e delle antichità, Ahmed Issa ha fatto il punto della attuale situazione nel Paese. Dopo il saluto dell’ambasciatore Bassam Rady, che ha sottolineato l’amicizia tra i due Paesi, che condividono non solo una grande civiltà, ma anche accordi commerciali importanti, il ministro del turismo ha evidenziato che le previsioni sul turismo hanno superato ogni aspettativa e che c’è grande ottimismo per la stagione che sta per partire.
Numeri in crescita“Da gennaio ad aprile di quest’anno gli arrivi globali sono aumentati del 48,5% rispetto allo scorso anno, anche se siamo ancora sotto del 12% rispetto al 2019, anno di riferimento. Il nostro obiettivo è far crescere l’industria turistica, appoggiare il settore privato per far sì che il nostro prodotto, che spazia dal mare alla cultura, sia non solo per le famiglie, ma anche per quella fascia di persone che ama turismi diversi come quello avventura o esperienziale”.
Gli investimenti previstiIn Egitto ottomila aziende lavorano nel turismo, il Paese vanta 133 siti archeologici, 31 musei, 215.000 camere di hotel, 700 centri per sport acquatici. Le politiche di sviluppo aumenteranno del 20% rispetto agli anni passati. “Investiremo sulla digitalizzazione e sull’ecologia per ridurre plastica e anidride carbonica e faremo in modo che gli investimenti nel turismo siano mirati per aumentare la qualità delle nostre offerte. Miglioreremo tutto quello che ruota intorno al turismo dal livello dei bus, alle strutture alberghiere ai collegamenti aerei affinché il soggiorno nel nostro Paese sia indimenticabile e che la sostenibilità sia rispettata. E’ in essere anche un progetto per migliorare il livello delle crociere sul Nilo, settore che sta riprendendo”.
Il fronte voliSui collegamenti aerei l’Egitto sta investendo, garantendo voli di linea dai più importanti scali italiani e numerosi collegamenti charter verso Sharm El Sheikh e Marsa Alam. “Puntiamo anche su Taba – ha sottolineato il ministro -. E’ una destinazione in posizione strategica che ora ha anche un proprio aeroporto e che consente escursioni in Giordania e in Israele. Invito gli italiani a venire in Egitto, soprattutto tramite quei tour operator che conoscono bene il nostro Paese. E – ha precisato – non perché il Paese non sia sicuro, anzi, garantiamo sicurezza totale a chi viene in Egitto”.
Previsti 700mila italianiGli italiani nel 2010 in Egitto sono stati 800mila, lo scorso anno 528mila. Per l’anno in corso la previsione è di 700mila. Il ministro ha confermato che per ora non ci sarà un responsabile dell’ente in Italia, ma che il contatto sarà a Berlino o direttamente al Cairo. Gli italiani che vanno in vacanza a Sharm El Sheik non pagano il visto.
Fonte: guidaviaggi.it
Numeri in crescita“Da gennaio ad aprile di quest’anno gli arrivi globali sono aumentati del 48,5% rispetto allo scorso anno, anche se siamo ancora sotto del 12% rispetto al 2019, anno di riferimento. Il nostro obiettivo è far crescere l’industria turistica, appoggiare il settore privato per far sì che il nostro prodotto, che spazia dal mare alla cultura, sia non solo per le famiglie, ma anche per quella fascia di persone che ama turismi diversi come quello avventura o esperienziale”.
Gli investimenti previstiIn Egitto ottomila aziende lavorano nel turismo, il Paese vanta 133 siti archeologici, 31 musei, 215.000 camere di hotel, 700 centri per sport acquatici. Le politiche di sviluppo aumenteranno del 20% rispetto agli anni passati. “Investiremo sulla digitalizzazione e sull’ecologia per ridurre plastica e anidride carbonica e faremo in modo che gli investimenti nel turismo siano mirati per aumentare la qualità delle nostre offerte. Miglioreremo tutto quello che ruota intorno al turismo dal livello dei bus, alle strutture alberghiere ai collegamenti aerei affinché il soggiorno nel nostro Paese sia indimenticabile e che la sostenibilità sia rispettata. E’ in essere anche un progetto per migliorare il livello delle crociere sul Nilo, settore che sta riprendendo”.
Il fronte voliSui collegamenti aerei l’Egitto sta investendo, garantendo voli di linea dai più importanti scali italiani e numerosi collegamenti charter verso Sharm El Sheikh e Marsa Alam. “Puntiamo anche su Taba – ha sottolineato il ministro -. E’ una destinazione in posizione strategica che ora ha anche un proprio aeroporto e che consente escursioni in Giordania e in Israele. Invito gli italiani a venire in Egitto, soprattutto tramite quei tour operator che conoscono bene il nostro Paese. E – ha precisato – non perché il Paese non sia sicuro, anzi, garantiamo sicurezza totale a chi viene in Egitto”.
Previsti 700mila italianiGli italiani nel 2010 in Egitto sono stati 800mila, lo scorso anno 528mila. Per l’anno in corso la previsione è di 700mila. Il ministro ha confermato che per ora non ci sarà un responsabile dell’ente in Italia, ma che il contatto sarà a Berlino o direttamente al Cairo. Gli italiani che vanno in vacanza a Sharm El Sheik non pagano il visto.
Fonte: guidaviaggi.it
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