La Banca centrale esamina il possibile utilizzo delle valute elettroniche
03-01-2023 15:56 - News
La mossa giunge in un momento in cui l'Egitto deve far fronte a una crisi di valute estere, che ha impedito al Paese di importare merci dall'estero, provocando difficoltà per le fabbriche e un aumento delle merci in patria.
Fonte: agenzianova
La Banca centrale dell’Egitto sta esaminando le regole per lanciare valute elettroniche, da utilizzare in alternativa alle criptovalute. Lo riferisce la Banca stessa in un rapporto in cui afferma che ha formato commissioni di lavoro a livello sia interno sia esterno composte da membri di ministeri e autorità competenti al fine di studiare l’applicazione delle valute digitali. La mossa giunge in un momento in cui l’Egitto deve far fronte a una crisi di valute estere, che ha impedito al Paese di importare merci dall’estero, provocando difficoltà per le fabbriche e un aumento delle merci in patria. In tale quadro, il 16 dicembre scorso, il consiglio esecutivo Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato un pacchetto di sostegno finanziario a favore dell’Egitto di 3 miliardi di dollari per 46 mesi. L’obiettivo è “ripristinare la stabilità macroeconomica” del Paese nordafricano, le sue riserve, “migliorare la resilienza agli shock e spianare la strada verso una crescita inclusiva guidata dal settore privato”. Il pacchetto è legato al programma Extended Fund Facility (Eff) e prevede un passaggio duraturo a un regime di tassi di cambio flessibili, una politica monetaria volta a ridurre gradualmente l’inflazione, consolidamento fiscale e gestione del debito, il rafforzamento di ammortizzatori sociali per proteggere i più vulnerabili, e riforme strutturali di ampio respiro per ridurre l’impronta dello Stato, favorire condizioni di parità tra tutti gli attori economici, facilitare la crescita guidata dal settore privato e rafforzare la governance e la trasparenza nel settore pubblico. L’Egitto ha liberalizzato la valuta nazionale nel 2016, mantenendo però il tasso di cambio all’interno di banda di oscillazione per evitare eccessive fluttuazioni potenzialmente dannose per l’economia del Paese nordafricano.
Fonte: agenzianova
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