'Io Capitano' apre la rassegna 'Cinema in città' al Cairo
02-06-2024 07:13 - News
'Io Capitano' apre la rassegna 'Cinema in città' al Cairo
Fonte: ANSA
Promossa dall'Istituto italiano di Cultura con Fare Cinema.
Si è aperta con Io Capitano di Matteo Garrone la rassegna cinematografica 'Cinema in città' organizzata dall'Istituto di cultura del Cairo in collaborazione con la Fondazione Fare Cinema, che proporrà fino al 5 giugno una selezione di pellicole italiane classiche e contemporanee.
Il pubblico, composto prevalentemente da giovani egiziani ma non solo, è apparso visibilmente commosso dal capolavoro sul tema delle migrazioni, che vede Italia ed Egitto su sponde geografiche e punti di osservazione opposti. Seguiranno poi una retrospettiva dedicata a Marcello Mastroianni, di cui in Italia a settembre si celebrerà il centenario della nascita, e film recenti come C'è ancora domani di Paola Cortellesi, La Chimera di Alice Rohrwacher o Il sol dell'Avvenire di Nanni Moretti.
"Il cinema italiano ha oltrepassato i confini, sfidato le convenzioni e catturato l'immaginazione di milioni di persone - ha detto il direttore dell'Istituto di Cultura Davide Scalmani presentando la rassegna -. Fin dai loro esordi, i registi italiani non hanno avuto paura di sperimentare generi e temi diversi. Il fattore distintivo è stata la loro libertà artistica che ha permesso loro di esprimere la loro prospettiva unica sulla società, sulla politica e sulla cultura" con uno sguardo sulla vita moderna, "libero, a volte irriverente, ma sempre originariamente espressivo, profondamente legato alle emozioni, alle condizioni sociali e alle idee umane.
I film che abbiamo selezionato per Cinema in città riflettono quello spirito".
"Il cinema è una espressione culturale che attrae grande pubblico e con il quale noi, come Italia, riusciamo a esprimere cose molto interessanti e una qualità che ci rende orgogliosi", ha detto l'ambasciatore d'Italia al Cairo Michele Quaroni, presente all'evento, che ha sottolineato anche come questo abbia accresciuto nel tempo l'interesse per l'apprendimento della lingua, con un continuo aumento di studenti egiziani dell'Istituto e la richiesta di un maggior numero di eventi.
All'inaugurazione della rassegna ha partecipato il critico e docente Oscar Iarrussi, che ha ricordato come, nei mesi scorsi, l'Italia abbia puntato agli Oscar proprio con Io Capitano, che aveva già vinto il Leone d'argento a Venezia e si è poi aggiudicato sette David di Donatello, il più importante premio cinematografico italiano.
Inoltre, il giovane protagonista interpretato da Seydou Sarr, insieme al coetaneo Moustapha Falla ha ricevuto a Venezia il premio Mastroianni. Il film non ha vinto la statuetta, "ma è un successo internazionale ed è importante che apra qui al Cairo questi dieci giorni di Cinema Italiano", ha osservato Iarrussi, definendo Seydou "il capitano improvvisato, generoso e strabiliante di un'Odissea contemporanea dal Sahara al Mediterraneo, forte di un valore simbolico che riguarda sia clandestini esuli naufraghi di un mondo in fuga dalla miseria o dalle guerre, sia gli spettatori sempre più indifferenti rispetto alle tragedie del mare come la strage di Steccato di Cutro in Calabria". (ANSA).
Si è aperta con Io Capitano di Matteo Garrone la rassegna cinematografica 'Cinema in città' organizzata dall'Istituto di cultura del Cairo in collaborazione con la Fondazione Fare Cinema, che proporrà fino al 5 giugno una selezione di pellicole italiane classiche e contemporanee.
Il pubblico, composto prevalentemente da giovani egiziani ma non solo, è apparso visibilmente commosso dal capolavoro sul tema delle migrazioni, che vede Italia ed Egitto su sponde geografiche e punti di osservazione opposti. Seguiranno poi una retrospettiva dedicata a Marcello Mastroianni, di cui in Italia a settembre si celebrerà il centenario della nascita, e film recenti come C'è ancora domani di Paola Cortellesi, La Chimera di Alice Rohrwacher o Il sol dell'Avvenire di Nanni Moretti.
"Il cinema italiano ha oltrepassato i confini, sfidato le convenzioni e catturato l'immaginazione di milioni di persone - ha detto il direttore dell'Istituto di Cultura Davide Scalmani presentando la rassegna -. Fin dai loro esordi, i registi italiani non hanno avuto paura di sperimentare generi e temi diversi. Il fattore distintivo è stata la loro libertà artistica che ha permesso loro di esprimere la loro prospettiva unica sulla società, sulla politica e sulla cultura" con uno sguardo sulla vita moderna, "libero, a volte irriverente, ma sempre originariamente espressivo, profondamente legato alle emozioni, alle condizioni sociali e alle idee umane.
I film che abbiamo selezionato per Cinema in città riflettono quello spirito".
"Il cinema è una espressione culturale che attrae grande pubblico e con il quale noi, come Italia, riusciamo a esprimere cose molto interessanti e una qualità che ci rende orgogliosi", ha detto l'ambasciatore d'Italia al Cairo Michele Quaroni, presente all'evento, che ha sottolineato anche come questo abbia accresciuto nel tempo l'interesse per l'apprendimento della lingua, con un continuo aumento di studenti egiziani dell'Istituto e la richiesta di un maggior numero di eventi.
All'inaugurazione della rassegna ha partecipato il critico e docente Oscar Iarrussi, che ha ricordato come, nei mesi scorsi, l'Italia abbia puntato agli Oscar proprio con Io Capitano, che aveva già vinto il Leone d'argento a Venezia e si è poi aggiudicato sette David di Donatello, il più importante premio cinematografico italiano.
Inoltre, il giovane protagonista interpretato da Seydou Sarr, insieme al coetaneo Moustapha Falla ha ricevuto a Venezia il premio Mastroianni. Il film non ha vinto la statuetta, "ma è un successo internazionale ed è importante che apra qui al Cairo questi dieci giorni di Cinema Italiano", ha osservato Iarrussi, definendo Seydou "il capitano improvvisato, generoso e strabiliante di un'Odissea contemporanea dal Sahara al Mediterraneo, forte di un valore simbolico che riguarda sia clandestini esuli naufraghi di un mondo in fuga dalla miseria o dalle guerre, sia gli spettatori sempre più indifferenti rispetto alle tragedie del mare come la strage di Steccato di Cutro in Calabria". (ANSA).
Fonte: ANSA
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